The Rainbow Night

Il CIRCOLO Virtuoso Bukó è lieto di presentarvi “the Rainbow Night”, serata dedicata alla giornata mondiale contro l’omofobia e la transfobia.

La serata si terrà Domenica 19 Maggio, dalle ore 20:30 in poi presso il CIRCOLO Virtuoso Bukó.

WANDLa serata è curata dal collettivo WAND (l’acronimo di We Are Not Different), collettivo nato nel Dicembre 2011 e primo collettivo LGBT formatosi a Benevento. E’ stato creato da ragazzi e studenti liceali interessati alla tematica e che hanno voluto mettersi in gioco. In poco tempo ciò che era un piccolo gruppo si è allargato e si è fatto conoscere principalmente sui social network.

Con The Rainbow Night, pertanto, si tenterà di celebrare (con due giorni di ritardo) la giornata mondiale contro l’omofobie e la transfobia e lo si farà attraverso varie attività di seguito elencate:

  • visione del cortometraggio “RePulsione”, progetto voluto e portato avanti dal collettivo WAND con il fondamentale aiuto del regista Claudio Russo e del montatore Giuseppe Fragola.
  • Reading musicale a cura del collettivo WAND: vi saranno letture di brani e poesie sull´omosessualità e sull´omofobia. Il tutto accompagnato da arpeggi e sottofondo musicale dal vivo. Lettura e musica, binomio antico ma intramontabile!
  • Live Music con Il Sentiero di Flavia, una giovane band musicale a cui è difficile attribuirgli un genere. Il Sentiero di Flavia, con il loro “Shamballa”, ci farà vivere emozioni che non dimenticheremo facilmente.shamballa

Il tutto avverrà all’interno dei meandri del Bukó, dove non solo potrete assistere a quanto suddetto ma dove potrete inoltre degustare ottime pietanze della tradizione nostrana e non, dove i vini e le birre vi accompagneranno verso un brioso percorso di scoperta del gusto e dove la gente farà da ripieno in un contesto aggregativo doverosamente da apprezzare nella realtà disgregante della società tele-dipendente.

Convinti che l’aggregazione, il confronto e la riflessione possano tutto contro ogni intolleranza, contro l’omofobia, contro le ingiustizie sociali e contro le imposizioni di gerarchie sterili ed utili solo alla sudditanza di chi è pecora, il team del Bukó è lieto di invitarvi ufficialmente a prender parte alla serata nel modo che riterrete più opportuno.

Prima di lasciarvi in attesa della Rainbow Night vi propongo l’ascolto di questo brano:

Appuntamento il 19 Maggio 2013, dalle ore 20.30 presso il Bukó!!!

NON MANCATE!

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Primo torneo di 3sette al Bukó

OLYMPUS DIGITAL CAMERAIl primo torneo di 3sette del CIRCOLO Virtuoso Bukó è ufficialmente partito il giorno 08 Maggio e fin dall’inizio numerose sono state le sorprese: alcune delle squadre che partivano come favorite sono state surclassate da squadre inseritesi in extremis nella competizione, altre squadre hanno raggiunto la vittoria solo approfittando delle ultime mani di gioco, altre squadre non si sono presentate, forse per noia, forse per paura, forse per disinteresse.

Il giorno 15 Maggio il torneo è proseguito e i momenti di tensione, di gioia e di sorpresa non sono mancati: il 33 pari della bella tra Fabio & Rapone contro Daniela & Valentina, la coppia dei Varricchio – euro-favoriti del torneo – battutissimi dalla coppia Marco & Marco, gli alti e i bassi della partita tra Marco & Simone contro Renato & Ivana…OLYMPUS DIGITAL CAMERA

OLYMPUS DIGITAL CAMERAInsomma…questo torneo è oramai sul binario in direzione delle semifinali del giorno 22 Maggio e, successivamente, della finale del 29 Maggio.

In attesa delle semifinali e, successivamente, della finale, auguriamo a tutti i partecipanti ancora in gara buona fortuna, auguriamo agli spettatori vari un buono spettacolo e ai vari sfidanti che non hanno ben digerito la sconfitta una buona gufata.

SOUNDS OF LEGENDS

Nel mese di Maggio due sono gli appuntamenti con il cine-forum al CIRCOLO Virtuoso Bukó e per la prima volta si entra nello schermo sulle tracce della musica.

Sounds of Legends è un ciclo di film che per ora è alla sua prima edizione nel quale si ripercorrono le storie di gruppi leggendari della storia della musica internazionale.

Nel mese di Maggio due sono le date fissate per questi appuntamenti cine-musicali:

14 Maggio => Proiezione di “Pink Floyd Live at Pompei”livepompei
Trama: Film-concerto girato tra le rovine di Pompei che comprende i brani più famosi del celebre gruppo. Fatto per la televisione francese e belga, in assenza di pubblico, giocato su contrasti di luci, split-screen e sovrimpressioni, è una chicca per i fans più fedeli.
Il regista Adrian Maben gira un concerto a porte chiuse dei Pink Floyd all’interno della cornice di Pompei, inframmezzandolo con interviste ai membri del gruppo durante momenti di riposo negli studi di registrazione. L’esito complessivo dell’unione tra parte visiva e sonora risulta irresistibile: l’accurata ricerca stilistica delle immagini, unita alla naturale bellezza del sito scelto ed alle magiche melodie dei Pink Floyd trasporta, in un viaggio lungo ottantacinque minuti, dagli echi della distruzione vesuviana ai sussurri dei più lontani orizzonti cosmici.
livepompei2Si comincia con la prima parte di Echoes, ed è subito una totale immersione nell’atmosfera floydiana, poi si procede con Careful With That Axe Eugene, A Saucerful Of Secrets (in cui il mirabile connubio audiovisivo raggiunge forse la vetta più elevata di tutto il film), Us and Them (estratti dalla registrazione in studio), One Of These Days (con sapienti giochi registici sulla batteria, fatta graficamente più e più volte “a pezzi” ed ogni volta ricomposta, per seguire il tema del brano), Mademoiselle Nobs, Brain Damage (proposta nello stesso modo di Us And Them), Set the Controls for the Heart of the Sun e, per chiudere in bellezza, la seconda parte di Echoes, su cui scorrono i titoli di coda chiudendo un’esperienza imprescindibile per gli amanti dei quattro geni britannici che più di ogni altro gruppo sono stati capaci di rivoluzionare la storia della musica impostando uno stile inimitabile, ineguagliato e, probabilmente (perlomeno fino ad ora), ineguagliabile. Unica nota parzialmente negativa è la presenza nel finale di Echoes (nella versione più recente del film) delle ricostruzioni digitali di Pompei prima della devastazione, cariche, se vogliamo, dal punto di vista del significato, ma visivamente inadatte al contesto. Per il resto, peccato solo che duri così poco.

28 Maggio => Proiezione di “When the music’s over, a film about the Doors”strangewhen
Trama: Gli anni Sessanta cominciarono con i colpi di arma da fuoco che uccisero Kennedy e proseguirono con le esplosioni della Guerra in Vietnam e i sommovimenti delle rivoluzioni giovanili. In questo clima fervente di controcultura, si incontrano nell’estate del 1965 a Venice Beach, in California, due ex-compagni di corso della scuola di cinema di Los Angeles, il giovane tastierista Ray Manzarek e il ventiduenne aspirante poeta Jim Morrison. Ray resta talmente colpito da alcune liriche scritte da Jim, che, seppure il ragazzo sia completamente sprovvisto di una pratica musicale, decide di coinvolgerlo nel progetto di formazione di una nuova band assieme al batterista jazz John Desmore e al chitarrista esperto di flamenco Robby Krieger. I quattro si chiameranno The Doors, in omaggio a un verso di William Blake (“Se le porte della percezione venissero spalancate, ogni cosa apparirebbe all’uomo per come è: infinita”), e il timido poeta lisergico diverrà una delle più celebri e famigerate rock star della storia.
strangewhen2Pensare a Jim Morrison e alle sue canzoni evoca quasi sempre come prime suggestioni l’idea del fuoco, i paesaggi desertici e le forme e i movimenti flessuosi di una lucertola. Il giovane cantante-poeta maledetto vive di questi tre elementi nella coscienza collettiva, tanto che sia il biopic di Oliver Stone che questo documentario di Tom DiCillo iniziano con immagini che mostrano il deserto californiano e la sua fauna e che pongono enfasi su tutti i fiammiferi accesi e lentamente consumati. Anche il materiale narrativo e l’arco temporale coinvolto sono esattamente gli stessi per The Doors e per When You’re Strange: entrambi, più che sulla storia della band californiana che ha fuso il blues e il rock in suoni incendiari e psichedelici, si focalizzano sulla breve vita del cantante che ha riscritto ogni regola del divismo musicale, più di Elvis, più di John Lennon o di Mick Jagger. Ciò su cui invece i due lavori divergono, oltre alla generica differenza fra opera di finzione e ricostruzione documentaristica attraverso filmati d’archivio, è senza dubbio nel modo di leggere la figura tragica di Jim Morrison: un’icona del nichilismo e della volontà di potenza nietzschiana per Stone; un ragazzo romantico e scapigliato per DiCillo, che ha pagato il suo essere strano e straniero, continuamente in cerca di un’identità. Per veicolare quest’idea, il regista di Johnny Suede e Si gira a Manhattan pone in apertura una curiosa manipolazione fra filmati di repertorio, sovrapponendo le immagini di un film sperimentale girato e interpretato da Morrison stesso alla guida di una macchina con la notizia della sua morte diffusa via radio. L’effetto perturbante della sequenza contribuisce a dare un senso (se possibile) ancor più spettrale a quelle immagini, come se il fantasma di Jim Morrison vagasse per il deserto alla ricerca di una nuova identità dove aver perduto quella dell’infelice cantante di successo.strangewhen3
A parte questo filmato che guarda più da vicino l’espressione della personalità artistica del cantante formatosi alla UCLA, l’utilizzo degli altri filmati opera con un certo rigore documentario e accorda più importanza alla dimensione storico-sociale che circonda la parabola dell’aura maledetta di Morrison, attraverso la voce di un altro simbolo di una gioventù ribelle come Johnny Depp (il cantautore Morgan nella versione italiana). Il suo timbro profondo da pirata ex-amante di droghe e poeti maledetti tiene assieme glorie e fallimenti della band con quelli della cultura hippie, dai dischi di platino ai movimenti pacifisti, dagli arresti e dalle accuse di oscenità al massacro della setta di Charles Manson. Con quella tragedia si chiude il sogno delle droghe leggere e dell’amore libero, ma si avvia anche il tramonto di Morrison, il suo abbandono delle scene musicali e il ritiro poetico e spirituale a Parigi. Dove lo attende una morte (avvenuta a 27 anni, come vuole il tragico destino delle rock star più celebri come Jimi Hendrix, Janis Joplin e Brian Jones dei Rolling Stones), che lo avvicina tanto a una figura umana e meschina quanto a un mito misterioso e senza tempo.

L’appuntamento è per queste due giornate alle ore 21 presso il CIRCOLO Virtuoso Bukó…non mancate!

RePulsione

Cortometraggio ideato,scritto e diretto da Claudio Russo.

Riprese e montaggio: Giuseppe Fragola.

E’ trattata la tematica sociale dell’omofobia da un punto di vista emotivo di entrambe le parti riguardanti tale condizione.

SI RINGRAZIA IL ”WAND” COLLETTIVO LGBT DI BENEVENTO PER LA PROPOSTA DI REALIZZAZIONE LANCIATA CHE HA PORTATO ALLA REALIZZAZIONE DEL CORTO E PER LA SENSIBILITA’ DIMOSTRATA NELL’AFFRONTARE IL TEMA.

WANDIl ”WAND”, collettivo LGBT di Benevento, è un’associazione locale di promozione sociale senza fini di lucro, che opera per la costruzione di una società laica e democratica in cui le libertà individuali e i diritti umani e civili siano riconosciuti, promossi e garantiti senza discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale, l’identità di genere e ogni altra condizione personale e sociale.”

Musiche originali: ”La Rua Catalana”
Autore brani: Corrado Ciervo
Dall’album: ”Something New”
Brani utilizzati: “Something New” “Sunshine”

Si ringrazia il CIRCOLO Virtuoso Bukó per l’aiuto prestato

SELF-KITCHEN

Provvedi tu per mangiare,
noi ti aiutiamo a brindare…

Consideriamo il caso: uno di questi Martedì voglio mangiare con un gruppetto di amici, i quali vogliono mangiare qualcosa di buono cucinato da me o da loro stessi, i quali vogliono giocare a carte, fare quattro chiacchere e divertirsi in generale. Tuttavia, ogni volta che cerchiamo di organizzare una cosa del genere abbiamo sempre il problema del posto giusto.

Altro caso: ho una cena tra parenti da organizzare ma come sempre sono troppi e non voglio ritrovarmi la casa sfasciata. Allo stesso tempo non vorrei andare in un ristorante dove sarei costretto a fare un mutuo per organizzare una festa dignitosa. Come fare a trovare una giusta location?

Ecco l’idea di Self Kitchen da dove deriva: noi del CIRCOLO Virtuoso Bukó ti mettiamo a disposizione il posto, le bevande e i coperti, tu invece ti porti da casa il cibo che vuoi far assaggiare più o meno abbondantemente ai tuoi commensali.

In questo modo la convivialità va d’accordo con la convenienza economica, il sapore della novità viene accompagnato dalle pietanze delle cucine delle nostre case e dai vini dei nostri territori ed in più la possibilità di incontrare nuove persone con le quali condividere una serata o con le quali scambiare quattro chiacchere non viene meno così come avverrebbe mangiando ciascuno nel proprio “castello domestico inargentato”.

Martedì 7 Maggio e Martedì 21 Maggio sono le due giornate dedicate al tuo convivio da asporto.

Puoi contattarci nel caso in cui vogliate avere un tavolo riservato:

Andrea Maio, 3297914678, andrea.maio@rocketmail.com
Alen Zollo, 3494594458, alenzollo@yahoo.it

Aspettiamo vostre notizie così come le vostre pietanze.
NON MANCATE!

 

SCACCO MATTO…il torneo è finito!

Dopo la finale del torneo SOTTO SCACCO tenutosi presso il CIRCOLO Virtuoso Bukó, il vincitore rilascia una piccola intervista in cui non cela l’emozione e la consapevolezza di una meritata vittoria.
Dall’altro lato, il finalista sconfitto, in una criptica dichiarazione, rispetta la vittoria dello sfidante e si dimostra molto sportivo nel sottolineare il rispetto massimo nutrito nei confronti del primo posizionato.

Un ringraziamento va fatto a tutti coloro che hanno preso parte al torneo.

Tanti auguri a Dario Spulzo per la meritata vittoria. Tanti auguri a Vincenzo Bruno per il secondo posto,

Ora aspettiamo solo la prossima edizione del torneo per conoscere i prossimi protagonisti.