Amore e Morte

amore-e-morteAmore e Morte
– Storie amare e d’amore –

La Morte, la Morte, la Morte che arriva,
La Morte schifosa, la Morte lasciva.
La Morte che vola, la Morte normale,
che cela pietosa del mondo ogni male.
La Morte che vive, la Vita che muore,
la Morte, la Morte, la Morte e l’Amore;
che aspettano insieme il Grande Giudizio
e non hanno mai fine, non hanno mai inizio.

L’intreccio tra morte e amore, eterno, costante, tragico ma reale,
spesso sottovalutato,
poco elogiato,
molto condannato…
qualcosa di indiscutibilmente dannato!
Con quattro film al Circolo Virtuoso Bukó vi faremo vivere una mini-squenza di questo sacro e trascendentale intreccio.

joeblack– Martedì 08 Novembre 2016: Vi presento Joe Black (Germania 2009), un film di Martin Brest. Con Brad Pitt, Anthony Hopkins, Claire Forlani, Jake Weber, Marcia Gay Harden.

Trama: William Parrish è un miliardario che sente voci inspiegabili. La spiegazione c’è: è arrivato nella sua villa il bel Joe Black. Sua figlia Susan se ne innamora subito, ma nessuno sa che si tratta dell’Angelo della Morte venuto a prendere William. Va però prima salvaguardata l’azienda di famiglia che il subdolo Drew vorrebbe sottrargli. Brad ormai può fare di tutto, anche il killer più attivo al mondo in un film decisamente troppo lungo. Hopkins, anche lui, può permettersi di tutto e di più.

wristcutters_2– Martedì 15 Novembre 2016: Wristcutters (USA – 2006), un film di Goran Dukic. Con Patrick Fugit, Shea Whigham, Shannyn Sossamon, Tom Waits, Will Arnett.

Trama: La storia vede i suoi protagonisti uniti in un particolare: sono tutti suicidi! I “wristcutters” (letteralmente “coloro che si sono tagliati i polsi”) vivono una vita parallela alla nostra in un mondo a loro dedicato, ai limiti del grottesco in cui cercano di sopportare il loro status tra cicatrici esteriori ed interiori. Un viaggio nell’aldilà che sembra un’aldiqua.

nonbuttiamocigiu– Martedì 22 Novembre 2016: Non buttiamoci giù (Gran Bretagna – 2013), un film di Pascal Chaumeil. Con Pierce Brosnan, Toni Collette, Aaron Paul, Imogen Poots, Rosamund Pike.

Trama: Martin, Maureen, Jess e J.J. si ritrovano la notte di capodanno in cima ad un palazzo. Non si conoscono ma sono lì tutti per il medesimo motivo: tentare il suicidio. La presenza di altre persone inibisce tutti e quattro, spingendoli a rinunciare e a stringere un legame basato sulle comuni difficoltà. Uniti dal desiderio di non ricadere nel baratro della voglia di morire cominciano a frequentarsi, vanno in vacanza insieme per sfuggire alla pressione che i media, accortisi della loro storia strappalacrime, pone loro ma al ritorno nulla sembra essere come prima.
nonbuttiamocigiu2Adattato da un romanzo di Nick Hornby questo film di Pascal Chaumeil sembra rendere il servizio peggiore alla parola dello scrittore inglese, abitualmente saccheggiato dal cinema, presentandosi immediatamente come il peggior adattamento da una sua opera. Goffo nel procedere e puerile nello sviluppare personaggi incoerenti che si muovono in situazioni strabiche, Non buttiamoci giù non solo non serve il suo intento ma riesce a cadere in tutte le trappole più rischiose di un argomento spinoso. Raccontare il suicidio (o meglio l’istinto suicida) in una commedia non è cosa facile e Non buttiamoci giù ne è la perfetta dimostrazione. I quattro protagonisti, stretti tra loro dal legame creato dalla comune volontà di farla finita in una notte di capodanno, si comportano come vecchi amici in libera uscita, felici e spensierati attraversano piccoli drammi o storie d’amore e tradimento ricordando solo a tratti, in stonati momenti drammatici, di essere degli ex-suicidi. La contaminazione della commedia non riesce a bilanciare il sottofondo serio e drammatico, snaturandolo ogni 5 minuti, in una costante incapacità di mescolare i toni e i registri. In questo non aiuta per niente l’idea di dividere il film in capitoli, ognuno con il nome di un personaggio e lasciando ad esso la narrazione di quel tratto. La suddivisione infatti è solo una facciata che regge i primi 5 minuti dopo la comparsa del nome del capitolo, passato quell’attimo il film continua a procedere come nulla fosse, senza aver cambiato punto di vista e senza porre maggior attenzione su quel personaggio, come se si trattasse di una frammentazione posticcia, aggiunta a film ormai terminato. Sensazione che ben descrive anche il resto delle soluzioni del film. Nonostante avesse dimostrato con Il truffacuori un talento non comune per la commedia, Pascal Chaumeil non riesce a replicare il tocco lieve e anzi sembra usare pennelli ancora più grossi per questa storia, rifiutando di cesellare scene e tratti della personalità a favore di un’esagerata esibizione di gioia di vivere, giustapposta a discorsi sul desiderio di morte. E come spesso avviene quando un film sbaglia totalmente tono e registro lentamente ogni componente vira verso il peggio, anche gli attori più navigati e le scene di sicuro impatto. Dalle musiche, alle battute fino anche allo stile di recitazione dei singoli attori, tutto grida commedia a gran voce (e nemmeno una dalla scrittura raffinata), mentre la trama e la storia individuale dei personaggi imporrebbero una contaminazione più raffinata e meno urlata, l’ironia al posto della grossolana comicità.

 

soffio1– Martedì 29 Novembre 2016: Soffio (Corea del Sud – 2007), un film di Kim Ki-Duk. Con Chen Chang, Park Ji-a, Ha Jung-woo, Hang In-Hyung, Kim Ki-duk.

Trama: Una giovane madre in crisi coniugale (il marito la tradisce) si innamora di un detenuto condannato a morte che ha tentato di suicidarsi. Riesce a incontrarlo nel parlatorio sconvolgendo i suoi sentimenti e suscitando reazioni nei suoi compagni di cella uno dei ne quali ne è geloso. Il marito scopre quanto sta accadendo e cerca di recuperare il rapporto.
soffioKim Ki-Duk ha ormai acquisito una capacità produttiva e realizzativa invidiabile. Riesce a realizzare in tempi brevissimi film che non mancano mai di stupire piacevolmente il pubblico del cinema di qualità anche se la critica internazionale, dopo averlo scoperto e promosso, sta progressivamente prendendone le distanze. Forse perché il suo è un cinema troppo personale (nel senso più pieno del termine) per continuare a piacere a lungo a chi cerca la novità per la novità. Il conflitto tra l’amore e la passione che si fa tutt’uno con il sesso, tra lo spirito e la carne che sembra a volte pretendere la violenza sono problemi che attraversano tutto il suo modo di fare cinema e che anche in questa occasione si ripropongono.

Le proiezioni avranno tutte inizio alle ore 21:30…puntualissime!
Siate anche voi puntuali nel palesarvi.

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One thought on “Amore e Morte

  1. Ho amato più di tutti di questi film, “Soffio”. E ‘difficile decidere – è un dramma o una tragedia. Per fare questo, è necessario determinare per se stessi che è l’eroe. La tragedia di solito si conclude con la morte dell’eroe. Ancora bisogno di stabilire – se una sola persona nel film è morto … o più in generale, Kim Ki Duk sa come fare grandi film. Ad esempio, “Moebius” ( http://www.itafilm.video/2403-moebius-2013.html )

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