Febbraio 2017…Carnevalate al Bukó!

febbraio-2017

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Bukórto – Quinta Edizione – CALL for Artists

Il Circolo Virtuoso Bukó è lieto di annunciarvi la QUINTA edizione del “Bukórto”, rassegna del cortometraggio del Circolo Virtuoso.
Sull’onda delle quattro edizioni, si continua con la rassegna orizzontale del cortometraggio nella quale sono invitati a partecipare tutti coloro che hanno idee innovative e creative da condividere.

corto

Gli amanti della competizione stiano in guardia in quanto ricordiamo che il “Bukórto” non sarà un festival che vedrà in fin dei conti un acclamato vincitore. Di certo, al pubblico spetterà apprezzare I prodotti che usciranno fuori dalle meningi dei cine-autori e speriamo che di applausi e schiamazzi ne usciranno tanti, corposi e sentiti, ma anche critici e blasfemi. Ma alla fine della rassegna, per i partecipanti, vi sarà solo la consapevolezza di aver partecipato, di aver presentato, fatto conoscere il proprio lavoro e di averlo fatto apprezzare. Daltronde, quale miglior modo per intavolare un confronto fra autori se non una sana rassegna priva di competizione?

Per partecipare al Bukórto è necessario inviare una presentazione del proprio lavoro contenente nome dell’autore e contatti (e-mail e numero di cellulare),
titolo del lavoro,
breve sintesi (corredata di immagine simbolica)
e durata dello stesso (non superiore ai 25′) alla seguente mail:
andrea.maio@rocketmail.com
entro e non oltre la data del 25 Novembre 2016.

Entro il 30 Novembre 2016 verrà poi richiesto di far pervenire il corto in formato avi o mp4 presso gli organizzatori della rassegna.

Tutti i corti candidati saranno selezionati per la rassegna eccetto quelli che arrecheranno danni di qualsiasi genere a persone fisiche o giuridiche.

La rassegna avrà luogo il giorno 09 Dicembre 2016
presso il Circolo Virtuoso Bukó,
via Stanislao Bologna 30, Benevento.

A tutti i partecipanti alla rassegna verrà dato un premio non in denaro nonchè un attestato di partecipazione.

IMG_20141024_223733Per ulteriori informazioni contattare:
– Andrea Maio +393297914678
– Francesca De Rienzo +393402244751

Non importa che il tuo video sia semplice o contorto
vieni anche tu a partecipare al Bukórto.

Kairos, live

La creazione delle atmosfere musicali che proponiamo proviene dalla conoscenza e dall’interpretazione di mondi e storie diverse, espressi dai ritmi orientali, dalle danze celtiche e dalla psichedelia degli anni ’70, che tentano di trovare una sintesi nella nostra musica creando qualcosa di nuovo, non facilmente esprimibile a parole.Questo tipo di musica punta più sulle sensazioni musicali che nascono da una miscellanea di suoni e di ritmi, che evocano il passato, guardano il presente, ma si proiettano nel futuro.Kairòs, il momento perfetto. Al di là della normale concezione del tempo fine a se stessa, la musica diventa un eterno presente in cui ogni singola nota è un momento di catarsi e di elevazione verso una nuova dimensione musicale, atta a valorizzare ogni attimo dell’esistenza attraverso l’ascolto.”Raccomandate ai vostri figli di essere virtuosi; perché soltanto la virtù può rendere felici, non certo il denaro. Parlo per esperienza. È stata la virtù che mi hasostenuto nella sofferenza. Lo debbo a essa, oltre che alla mia arte, se non ho messo fine alla mia vita col suicidio.”(L. Van Beethoven)

kairos

I Kairos sono:
Domenico De Matteis (plettri)
Carla Iorio (violino)
Emanuele Pontoni (sassofoni)
Francesco De Luca (basso)
Carlo Corso (batteria)
Domenico Panella (percussioni)

26 Marzo 2016
Start h 22:00

Presso Circolo Virtuoso Bukò
via Stanislao Bologna 30, Benevento

Dicembre e periodo natalizio dei meandri!

Eccovi il calendario del Mese di Dicembre e dei primi giorni di Gennaio nei meandri del Circolo Virtuoso Bukó.
CALENDARIODICEMBRE.jpg

Qui di seguito, invece, eccovi la locandina con la programmazione musicale di questo fine 2015 e inizio 2016.

locandina concerti

Bukórto – IV Edizione

Il Circolo Virtuoso Bukó è lieto di annunciarvi la QUARTA edizione del “Bukórto”, rassegna del corto del Circolo Virtuoso.
Sull’onda delle prime tre edizioni, si continua con la rassegna orizzontale del cortometraggio nella quale sono invitati a partecipare tutti coloro che hanno idee innovative e creative da condividere.

corto

Gli amanti della competizione stiano in guardia in quanto ricordiamo che il “Bukórto” non sarà un festival che vedrà in fin dei conti un acclamato vincitore. Di certo, al pubblico spetterà apprezzare I prodotti che usciranno fuori dalle meningi dei cine-autori e speriamo che di applausi e schiamazzi ne usciranno tanti, corposi e sentiti, ma anche critici e blasfemi. Ma alla fine della rassegna, per i partecipanti, vi sarà solo la consapevolezza di aver partecipato, di aver presentato, fatto conoscere il proprio lavoro e di averlo fatto apprezzare. Daltronde, quale miglior modo per intavolare un confronto fra autori se non una sana rassegna priva di competizione?

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I video in rassegna e relativi autori sono:

Intersecantesi_ph01
“Intersecantesi”
di Luca Scarpati

Storie Dal ventre della solitudine
“Storie dal ventre della solitudine – e della sua bellezza“
di Cargnino Daniele

“Briganti”
di Mario Martone

“ROSCIGNO VECCHIA – Il Borgo InVita”
di Sabrina Campagna

“In Viaggio Per Terrenet”
di Alessandro Paolo Lombardo
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A tutti I partecipanti alla rassegna verrà dato come premio un buono da spendere al Circolo Virtuoso Bukó nonchè un attestato di partecipazione.

Cerimoniere della serata:
Claudio Russo!

20 Novembre 2015
Start h 21:00

Presso il Circolo Virtuoso Bukó,
via Stanislao Bologna 30, Benevento.

Voo-Duo, LIVE

vooDUOI Voo-Duo sono Manlio Moscarino (chitarra elettrica, synth e dub master) ed Emanuele Pontoni (saxofoni).
Il progetto spazia tra i vari sottogeneri dell’elettronica (Dub, Downtempo, Drum ‘n Bass, IDM, Lounge) con una forte componente improvvisativa. La sintonia estemporanea tra solista e dub master condiziona e rivoluziona ogni volta le strutture dei brani controllate totalmente in tempo reale.
Gli esiti sono difficilmente predicibili: atmosfere distese e contemplative, brusche impennate drum ‘n bass, meditazioni dal sapore etnico, lounge aperitivoide e funky cazzeggione.

Voo-DuovooDUO222
Manlio Moscarino (chitarra elettrica, synth e dub master)
Emanuele Pontoni (saxofoni)

Sabato 19 Settembre 2015
Start h 22:00

Presso il Circolo Virtuoso Bukó
Via Stanislao Bologna 30

Le Metamorfosi, LIVE MUSIC

Le Metamorfosi
“un suono potente, complesso, alleggerito da un gusto ineccepibile per la melodia”
(A.D’Agnese, XL, La Repubblica)

Giovedì 28 Maggio 2015
Le Metamorfosi si sibiranno LIVE nei meandri del Circolo Virtuoso Bukó.

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Le Metamorfosi sono un gruppo di rock italiano. Nascono nel 2005. Suonano in tutta Italia dal 2007 attraverso esperienze come, per citarne alcune, il Music Village, BolognaMusic fest, l’Italiawave, il Sanremo Rock Festival, Rock Targato Italia, la partecipazione al programma SALAPROVE Rock Tv e molti altri ancora. Nel 2012
pubblicano l’album Chimica Ormonale con l’omonimo singolo. In rotazione nella rete Mediaset di Italia 2. Nel 2013 partecipano al concertone del PRIMO MAGGIO su Rai3.

Nel 2014 suonano riscontrando successi in tutta Italia e lanciano un nuovo singolo: Profondo.

Le Metamorfosi il 7 giugno 2015 avranno l’onore di aprire il concerto di Carmen Consoli nel corso della XIX edizione del Meeting del Mare, l’evento spontaneo di cultura artistico-musicale, concepito e promosso da un gruppo di giovani del territorio cilentano, che da anni ospita nomi importanti del panorama italiano e internazionale a Marina di Camerota (SA).

Sarah D’Arienzo, Tyron D’Arienzo, Gianluca Manfredonia, membri ufficiali della band hanno lavorato incessantemente negli ultimi mesi alla costruzione di un nuovo volto della band che si rivelerà nel nuovo album completamente inedito e autoprodotto: “Chrysalis”. Per la prima volta scrivono in lingua inglese abbracciando una nuova sfida che li metterà a confronto con un nuovo sound e un pubblico più ampio.

Il repertorio odierno si compone dei brani originali della band e di personali interpretazioni di alcune perle della musica italiana e internazionale, capaci di riunire in un unico momento mondi che sembrano lontani.
Un immancabile profumo mediterraneo che si affaccia su un panorama internazionale.

metaSarah D’Arienzo – Voice
Tyron D’Arienzo – Guitars
Gianluca Manfredonia – Drums, Vibes
Leandro Sinapi – Bass

Giovedì 28 Maggio 2015
Start h 22:00

Circolo Virtuoso Bukó
Via Stanislao Bologna 30

La Rua Catalana, LIVE

Sabato 16 Maggio 2015
Start 22:00
tuaCatalana
A breve ritornerà la Rua Catalana con un nuovo lavoro prodotto dalla casa discografica napoletana Octopus Records di Giuseppe Fontanella (ex 24 grana). Sarà un album (il primo ufficiale dopo due EP) che racchiuderà tutta l’esperienza accumulata in questi anni.
Sarà un album molto “personale”, difficilmente inquadrabile, come del resto lo sono stati anche i precedenti: ci saranno sonorità british, funky, mediterranee, classiche, e non mancheranno ballate folk e pezzi acustici. Un genere non definito, ma definibile ormai dal sound che la Rua Catalana si è creata concerto dopo concerto fino alla prima vera svolta di maturazione artistica.

In attesa dell’uscita del loro lavoro, Radio Cometa Rossa ha filmato nell’Agosto 2014 il ritiro della band presso il convento abbandonato di Zungoli (AV). Un’esperienza molto profonda, interiore, come del resto alcuni pezzi dell’album scritti e rifiniti presso le mura di quel convento. Un documentario che presenterà il lavoro svolto dai ragazzi sotto la guida del loro produttore artistico e discografico. Immagini suggestive che saranno seguite da un concerto acustico della band.
Prima del concerto ci sarà anche un breve intervento del critico musicale Ernesto Razzano che spenderà qualche parola sull’attuale lavoro dei ragazzi.

Per restare aggiornati su tutte le news de La Rua Catalana, seguitela su facebook al seguente link:
https://www.facebook.com/laruacatalana

I membri:
LEONARDO DE STASIO (voce, chitarra acustica)
CORRADO CIERVO (violino, chitarra acustica)
MARCO COVIELLO (percussioni)
VITTORIO COVIELLO (flauto traverso)

Programma:
h 22:00 => Proiezione del mini-doc sulla band
h22.30 => Concerto de “La Rua Catalana”


Circolo Virtuoso Bukó
Via Stanislao Bologna 30
82100 Benevento

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Con il Maggio dei Libri al Bukó si celebra la carta, la lettura, la passione per i libri e la voglia di viaggiare attraverso mari di tomi ricchi di storie e pensieri.
A tal proposito, sempre al Bukó, ogni Martedì del mese di Maggio, si esploreranno quattro racconti tratti da grandi romanzi attraverso l’uso di quattro pellicole cinematografiche da essi ispirate. In collaborazione con l’associazione “Leggere per Leggere” si cavalcheranno le pagine di quattro grandi romanzi attraverso le pellicole a loro ispirate.
Non mancheranno prima o dopo della proiezioni momenti di dibattito sui testi che hanno ispirato i quattro film e sui testi che possono essere considerati a loro connessi.

ogniCosaèIlluminata– Martedì 05 Maggio => “Ogni cosa è illuminata” (USA 2005) di Liev Schreiber. Con Elijah Wood, Boris Leskin, Eugene Hutz, Laryssa Lauret, Jonathan Safran Foer.
Trama: Un esordiente nel cinema, Liev Schreiber, mette in schermo un esordiente della letteratura, Jonathan Safran Foer, un ebreo americano che racconta a sua volta di uno studente americano deciso a trovare in Ucraina la donna che salvò suo nonno dalla furia nazista. Jonathan Safran Foer è anche il nome del suo personaggio che compiendo un viaggio nella memoria ricostruisce la vita del villaggio di Trachimbord, uno dei numerosissimi shtetl bruciati e dimenticati durante la Seconda Guerra Mondiale. Un luogo che ha smesso per sempre di essere geografico sopravvivendo soltanto nell’anima di coloro che ne hanno pazientemente raccolto e conservato, fino a collezionarle, le tracce. Il viaggio di Jonathan si avvia da una fotografia del nonno ritratto accanto ad Augustine, ad accompagnare la sua ricerca sarà un altro nipote, Alexander Perchov, voce narrante del film, e un altro nonno che scopriremo “sopravvissuto” ed ebreo. Il nonno di Alex, per gli amici, è un brusco uomo di Odessa che ha cancellato la sua “ebraicità” fino a trasformarla in rabbioso antisemitismo. La sua cecità, marcata da scuri occhiali da sole e accompagnata da una cagnetta guida “psicopatica”, è finta, simulata quanto la vita che disperatamente ha cercato di (soprav)-vivere lontano da Trachimbord.
ogniCosaèIlluminata2Molto prima della fine del viaggio, Joanathan e Alex scopriranno di vivere la stessa vita accreditata proprio dagli oggetti appartenuti ai loro cari.
Un’opera prima illuminante e illuminata come “ogni cosa” nel titolo che lavora sui registri del tragico e del comico, rivelando del primo l’universalità e del secondo il tempo e i modi della cultura, nel caso specifico quella yiddish. Eppure il pubblico in sala, almeno quello cosiddetto specializzato, non ne ha colto l’umorismo. Forse perché, come sosteneva Umberto Eco, per il comico bisogna essere più colti.

MoodIndigo– Martedì 12 Maggio => “Mood Indigo” (Francia, Belgio – 2013) di Michel Gondry, con Romain Duris, Audrey Tautou, Gad Elmaleh, Omar Sy, Aïssa Maïga.
Trama: Colin è un giovane uomo che spende le sue giornate dentro una casa e una città surreali. Ricco di una fortuna sufficiente a permettergli di vivere senza lavorare, è accudito da un topo e da un cuoco che coltiva una cucina ‘decorativa’ e cita Jules Gouffé. A una festa Colin si innamora di Chloé, a cui chiede molto presto mano e cuore. Pazzo di gioia suggerisce a Chick, amico fraterno e compagno di pianococktail, di sposare la sua Alise per vivere come lui felice e contento. La dote che Colin mette generosamente a disposizione del matrimonio dell’amico viene però impiegata nell’acquisto di opere di Jean Sol Patre, filosofo esistenzialista con pipa e cravatta. Ossessionato dalla propria collezione, Chick rimanda le nozze con Alise e partecipa al matrimonio e alla felicità di Colin, minacciata da una malattia che cova nel petto bianco di Chloé. Colin impegna tutto il suo denaro in fiori di dolorosa bellezza per contrastare l’effetto esiziale di una ninfea letale che vorrebbe soffocare l’amata. Addolorato e sempre più povero, comincia a lavorare mentre la casa intorno a lui si restringe e il mondo impazzisce inghiottendo tutti quelli che ama.

Secondo Raymond Queneau “La schiuma dei giorni” è forse il più straziante dei romanzi d’amore. Una storia semplice quella di Boris Vian, che sviluppa i suoi personaggi in un universo poetico e inaspettato dove amore, malattia e morte si esibiscono sulle note jazz e nel mood indaco di Duke Ellington. E tra l’azzurro e il viola si muove pure la trasposizione cinematografica di Michel Gondry, che col romanzo di Vian è cresciuto e ha nutrito la sua immaginazione. Dopo aver applicato alla materialità delle immagini l’arte del sogno (Be Kind Rewind), elogio sublime del cinema e dell’analogico, Gondry mette mano e cuore a un romanzo affamato di vita come il suo autore. Il lirismo scoperto del suo cinema lo rendeva candidato ideale a trasferire sullo schermo il surrealismo, la schizofrenia onirica, l’eccentricità oggettistica, l’animismo e l’impossibilità della felicità amorosa delle pagine di Boris Vian.
MoodIndigo2E invece qualcosa nella traduzione si è perso ingombrando il film, dove la ridondanza della scenografia strangola i personaggi e soffoca i sentimenti. Mood Indigo – La schiuma dei giorni ‘porta fuori’ il mondo interiore di Colin e Chloé, dissipandolo nelle loro azioni e negli effetti speciali artigianali. L’eccezionale inventiva di Vian si annulla in quella altrettanto traboccante di Gondry, producendo una distanza emotiva quasi insormontabile tra film e spettatore. Diversamente dalle opere precedenti, l’esplosione di immaginario non innesca una rigenerazione capace di riscrivere la realtà col furore di un poeta. È nel secondo atto, quello tragico di una malattia che non permette di invecchiare, che il film si incendia. Mood Indigo – La schiuma dei giorni splende nel tempo in cui perde letteralmente il colore e scolora in un bianco e nero dove il mondo, la vita e i sentimenti assumono contorni incerti, sfumando l’uno nell’altro. La malattia e la morte non trasformano solo le persone ma cambiano anche gli spazi, li riducono come la casa di Colin e Chloé, che si riproporziona nelle dimensioni e alle dimensioni di un topo grigio dai baffi neri, testimone muto della rovina economica e della caducità dei corpi.
Sagome da set intagliate nell’arte del sogno sono Romain Duris e Audrey Tautou, miniature in cerca di una dimensione reale in cui amarsi e viversi prima che la natura faccia scempio dei loro cuori. Dolci e gentili, infantili e illusori, cantano l’incanto totale dell’amore sopra una nuvola e una Parigi (in)distinguibile. Smantellando e riassemblando i materiali organici del fare cinema, Gondry realizza un film di geometrie implosive e di oggetti reali destinati ad animarsi nelle sue mani e nel suo sguardo che, a un passo dalla fine, afferra la luce di Boris Vian e il fiore malvagio che l’ha spenta.

soffocare– Martedì 19 Maggio => “Soffocare” (USA – 2008) di Clark Gregg. Con Sam Rockwell, Anjelica Huston, Kelly MacDonald, Brad William Henke, Jonah Bobo.
Trama: Victor Mancini è uno studente di medicina fallito che si è ridotto a fare il figurante in costume in un parco tematico sulla storia degli Stati Uniti. Victor è sessodipendente e frequenta le riunioni dei sessuomani anonimi solo per cercare nuove partner. Ha una madre ricoverata in ospedale la quale sta perdendo la memoria. Per pagare la cospicua retta ospedaliera Victor realizza periodicamente nei ristoranti una sceneggiata: finge di essere soffocato da un boccone scegliendo fra i commensali quelli più facoltosi per cadere loro davanti e farsi praticamente ‘adottare’. La madre di Victor conserva però il segreto della sua nascita e l’uomo, grazie all’aiuto di una dottoressa del reparto, raccoglie indizi che lo fanno ritenere di discendere direttamente da Gesù. Perché?
soffocare2Chi conosce il libro di Chuck Palahniuk lo sa e farebbe bene a non rivelarlo agli altri. Perché l’opera prima di Clark Gregg (sinora noto come attore) si poggia sul testo omonimo dello scrittore e trova in esso la fonte delle occasioni di divertimento. Sam Rockwell presta a Victor Mancini il suo volto a mezza via tra la consapevolezza triviale e l’ingenuità con un pizzico di disincanto mentre Anjelica Huston si diverte un mondo (e lo si vede) a interpretare la madre in ospedale e e la stessa quando era giovane e sopra le righe intenta ad ‘educare’ il giovane figlio.
Il problema del film non sta quindi né nella recitazione né nella storia che riesce sempre a conservare la levità dell’assurdo anche nelle situazioni e con le battute più grevi. Ciò che è praticamente assente è la regia in particolare nel lavoro in collaborazione con il direttore della fotografia. Un telefilm da trasmettere alle 10 di mattina di un giorno d’estate su una rete televisiva locale ha una qualità di ripresa migliore di Soffocare. È come se non ci fosse alle spalle un’idea di cinema e che la produzione pensasse che la sceneggiatura basti da sola a giustificare il film. Il che non è mai vero. In particolare in qusto caso.

profumo– Martedì 26 Maggio => “Profumo” (Francia, Spagna, Germania, USA – 2006) di Tom Tykwer. Con Dustin Hoffman, Ben Whishaw, Alan Rickman, Rachel Hurd-Wood, Corinna Harfouch.

Trama: Nel 1738, a Parigi, in condizioni disagiate, nasce Jean-Baptiste Grenouille. Fin da bambino, dotato di un olfatto molto sviluppato, Jean-Baptiste va alla ricerca di tutti gli odori del mondo. Una volta cresciuto, lavora nel negozio del profumiere Baldini, dove apprende tutti i segreti delle spezie e delle essenze. La sua ossessione, però, rimane quella di riuscire a distillare e conservare il profumo delle donne. Questo incubo lo farà diventare un assassino.
profumo2Sottoforma di Kolossal europeo, Tom Tykwer, seguendo il romanzo di Süskind del 1985, immagina gli odori, i profumi con i frammenti di immagini, seguendo ciò che dice Baldini, “Ogni profumo racchiude tre accordi. L’accordo di testa, di cuore e infine di base”. Ogni volta che Jean-Baptiste annusa, odora, le sequenze si frammentano, fin dal momento della sua nascita. Il regista costruisce una visione di un mondo settecentesco, putrido e illibato, nauseante e profumato, senza tuttavia farci mai provare l’esperienza di annusare. I liquidi, i corpi, la pelle sono il modo in cui “Il profumo” si manifesta, e nello scorrere i 147 minuti di durata, alcuni tempi morti, anche per gli amanti del romanzo, risultano pesanti e infiniti, ma il finale illumina e l’orgia universale condita dalla colonna sonora sinfonica è una fotografia meravigliosa, sublime di cosa l’amore possa arrivare a rappresentare. L’imperfezione è dell’uomo, la violenza è del mondo. L’amore, invece, appartiene a ognuno di noi, che lo vive a modo proprio, anche quando il male prende il sopravvento.

Le proiezioni avranno inizio alle ore 21:30!
Non tardate..noi non lo faremo!