BN.comiX Exhibition

ImageL’Associazione BN.comiX opera al fine di diffondere la cultura del Fumetto e di tutte le Arti Sequenziali attraverso l’organizzazione di stage, lezioni, spettacoli ed ogni altra attività ritenuta utile.
In particolare l’associazione realizza iniziative che favoriscono la più ampia partecipazione del pubblico, associato e non. Il tentativo di BN.comiX è quello mettere in contatto tutti gli appassionati di fumetti del Sannio e oltre che condividono lo stesso amore per per l’arte del fumetto, appassionati, autori, studiosi, collezionisti o semplici curiosi.

http://www.bncomix.it/

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Stefano Donatiello
Benevento 1979

Pittore ed illustratore, si è formato all’Accademia di Belle Arti e presso la Scuola Italiana di Comix a Napoli. Ha tenuto esposizioni in varie città italiane tra cui Milano, Napoli, Bari e d illustra libri per l’infanzia. Ha realizzato tavole per diverse pubblicazioni ed intanto collabora al progetto di fumetti digitali e app interattive MkySoft.

http://essediart.deviantart.com/
http://www.mky-soft.com/

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Ferdinando Silvestri
Benevento 1973

Laureato in Fisica all’Università Federico II di Napoli, ha lavorato a Roma come insegnante di matematica e fisica presso un istituto privato, come tecnico di reti in una piccola azienda informatica e come docente di networking in corsi consumer. Parallelamente agli studi e al lavoro ha coltivato, fin dall’infanzia, l’amore per il disegno e il fumetto.
Nel 2004 ha realizzato la copertina e alcune illustrazioni di un libro per ragazzi. Tornato a Benevento nel 2008, si è iscritto alla Scuola Italiana di Comix, con l’intenzione di dare uno sbocco professionale alla passione per i fumetti.
Ha conseguito il diploma nel 2011 e nello stesso anno ha iniziato a collaborare con il giornale Terra, disegnando diverse storie a fumetti ispirate a fatti di cronaca.
Nel 2012 ha realizzato, su testi di Nicola Sguera, strisce satiriche a fumetti per il giornale on-line bMagazine.

http://ferdinky.deviantart.com/

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Mostra presso il Circolo Virtuoso Bukó per tutto il mese di Maggio.
Orari: 20:00 – 01:00
Giorni: tutti tranne il Lunedì!

NON MANCATE!

L’Associazione BN.comiX opera al fine di diffondere la cultura del Fumetto e di tutte le Arti Sequenziali attraverso l’organizzazione di stage, lezioni, spettacoli ed ogni altra attività ritenuta utile. In particolare l’associazione realizza iniziative che favoriscono la più ampia partecipazione del pubblico, associato e non. Il tentativo di BN.comiX è quello mettere in contatto tutti gli appassionati di fumetti del Sannio e oltre che condividono lo stesso amore per per l’arte del fumetto, appassionati, autori, studiosi, collezionisti o semplici curiosi. http://www.bncomix.it/ ———- Stefano Donatiello Benevento 1979 Pittore ed illustratore, si è formato all’Accademia di Belle Arti e presso la Scuola Italiana di Comix a Napoli. Ha tenuto esposizioni in varie città italiane tra cui Milano, Napoli, Bari e d illustra libri per l’infanzia. Ha realizzato tavole per diverse pubblicazioni ed intanto collabora al progetto di fumetti digitali e app interattive MkySoft http://essediart.deviantart.com/ http://www.mky-soft.com/ ———-_ Ferdinando Silvestri Benevento 1973 Laureato in Fisica all’Università Federico II di Napoli, ha lavorato a Roma come insegnante di matematica e fisica presso un istituto privato, come tecnico di reti in una piccola azienda informatica e come docente di networking in corsi consumer. Parallelamente agli studi e al lavoro ha coltivato, fin dall’infanzia, l’amore per il disegno e il fumetto. Nel 2004 ha realizzato la copertina e alcune illustrazioni di un libro per ragazzi. Tornato a Benevento nel 2008, si è iscritto alla Scuola Italiana di Comix, con l’intenzione di dare uno sbocco professionale alla passione per i fumetti. Ha conseguito il diploma nel 2011 e nello stesso anno ha iniziato a collaborare con il giornale Terra, disegnando diverse storie a fumetti ispirate a fatti di cronaca. Nel 2012 ha realizzato, su testi di Nicola Sguera, strisce satiriche a fumetti per il giornale on-line bMagazine. http://ferdinky.deviantart.com/ ———-_ Mostra presso il Circolo Virtuoso Bukó per tutto il mese di Maggio. Orari: 20:00 – 01:00 Giorni: tutti tranne il Lunedì! NON MANCATE! – See more at: http://www.archiattack.it/altriweb/php/calendario/day.php?year=2014&month=05&day=06#BN.comiX%20Exhibition%20@%20Circolo%20Virtuoso%20Buk%C3%B3
L’Associazione BN.comiX opera al fine di diffondere la cultura del Fumetto e di tutte le Arti Sequenziali attraverso l’organizzazione di stage, lezioni, spettacoli ed ogni altra attività ritenuta utile. In particolare l’associazione realizza iniziative che favoriscono la più ampia partecipazione del pubblico, associato e non. Il tentativo di BN.comiX è quello mettere in contatto tutti gli appassionati di fumetti del Sannio e oltre che condividono lo stesso amore per per l’arte del fumetto, appassionati, autori, studiosi, collezionisti o semplici curiosi. http://www.bncomix.it/ ———- Stefano Donatiello Benevento 1979 Pittore ed illustratore, si è formato all’Accademia di Belle Arti e presso la Scuola Italiana di Comix a Napoli. Ha tenuto esposizioni in varie città italiane tra cui Milano, Napoli, Bari e d illustra libri per l’infanzia. Ha realizzato tavole per diverse pubblicazioni ed intanto collabora al progetto di fumetti digitali e app interattive MkySoft http://essediart.deviantart.com/ http://www.mky-soft.com/ ———-_ Ferdinando Silvestri Benevento 1973 Laureato in Fisica all’Università Federico II di Napoli, ha lavorato a Roma come insegnante di matematica e fisica presso un istituto privato, come tecnico di reti in una piccola azienda informatica e come docente di networking in corsi consumer. Parallelamente agli studi e al lavoro ha coltivato, fin dall’infanzia, l’amore per il disegno e il fumetto. Nel 2004 ha realizzato la copertina e alcune illustrazioni di un libro per ragazzi. Tornato a Benevento nel 2008, si è iscritto alla Scuola Italiana di Comix, con l’intenzione di dare uno sbocco professionale alla passione per i fumetti. Ha conseguito il diploma nel 2011 e nello stesso anno ha iniziato a collaborare con il giornale Terra, disegnando diverse storie a fumetti ispirate a fatti di cronaca. Nel 2012 ha realizzato, su testi di Nicola Sguera, strisce satiriche a fumetti per il giornale on-line bMagazine. http://ferdinky.deviantart.com/ ———-_ Mostra presso il Circolo Virtuoso Bukó per tutto il mese di Maggio. Orari: 20:00 – 01:00 Giorni: tutti tranne il Lunedì! NON MANCATE! – See more at: http://www.archiattack.it/altriweb/php/calendario/day.php?year=2014&month=05&day=06#BN.comiX%20Exhibition%20@%20Circolo%20Virtuoso%20Buk%C3%B3
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IL SENTIERO DI FLAVIA @ Bukò Live Unplugged

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Li abbiamo conosciuti in una serata di maggio e li riproponiamo in una fredda serata di dicembre, consapevoli che la loro arte di combinare i suoni riscalda gli animi.

La musica de “Il Sentiero di Flavia” è il vincolo che unifica l’estraneità del passato con la luminosità del futuro. Il nesso tra il silenzio dei sentimenti e il loro canto dispiegato. È una parola espressa da cinque labbra che dichiarano il cuore un trono, l’amore un re, e la fedeltà una corona. È il tenero tocco delle delicate dita di una brezza sulle labbra della rosa, che s’esprime in un sorriso di appagamento e in un dolce gemito. È l’inizio di quella magica vibrazione che trasporta gli innamorati dal mondo dei pesi e delle misure al mondo dei sogni e delle rivelazioni.

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Presso il Circolo Virtuoso Bukó

Giovedì 26 DIcembre 2013
flavia_concert

START h 22.00

NON MANCATE!

Finito è Maggio!

Con la fine di Maggio e l’inizio ugioso di questo strano Giugno, il team del CIRCOLO Virtuoso Bukó è lieto di inserire qui, tra le righe di questo blog, i ringraziamenti a tutti coloro che hanno preso parte, in un modo o nell’altro, al Maggio del Bukó.

In particolare, vanno ringraziati tutti i partecipanti al torneo di 3Sette e, soprattutto, i finalisti i quali speriamo si siano goduti fino in fondo il clima competitivo  ma allo stesso tempo amichevole e gufatorio che la gente intorno infondeva.OLYMPUS DIGITAL CAMERA
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Vanno ringraziati i Pink Floyd e i Doors per essere esistiti ed aver fatto dell’eccellente musica che rimarrà nella storia. La stessa musica che è stata immortalata in tanti dischi e in tanti film e documentari come i due che abbiamo avuto occasione di vedere insieme.

ZTIKLEZVanno ringraziati i musicisti che si sono intrufolati nei meandri del Bukó ed hanno esportato la loro arte importandola nel nostro localetto di nicchia. In particolare un grande ringraziamento va ai ZTIKLEZ i quali spesso hanno fatto risuonare le mura di cartongesso del nostro circoletto con le fantastiche sonorità popolari e balcaniche.

Poi ci sono da ringraziare tutti coloro che hanno apprezzato i nostri cibi, i nostri vini e le nostre birre.

Un importante ringraziamento, infine, va al Collettivo WAND, al regista Claudio Russo con il quale il collettivo ha collaborato per la realizzazione del corto “RePulsione” e a tutti coloro che hanno partecipato per la realizzazione della Rainbow Night, serata contro l’omofobia e la transfobia. Quindi, in extremis, manca solo da salutare e da ringraziare Il Sentiero di Flavia per aver condiviso con noi il loro ultimo album Shamballa, le loro sonorità, la loro simpatia, la loro saggezza.

Ed è proprio con Il Sentiero di Flavia che il team del Bukó augura a tutti i nostri lettori una buona continuazione di vita.
Ecco a voi tre brani ripresi durante la Rainbow Night…

Vi aspettiamo da noi presto…
perchè beato fu chi entrò
nei meandri del Bukó!!!

Buona visione!

SOUNDS OF LEGENDS

Nel mese di Maggio due sono gli appuntamenti con il cine-forum al CIRCOLO Virtuoso Bukó e per la prima volta si entra nello schermo sulle tracce della musica.

Sounds of Legends è un ciclo di film che per ora è alla sua prima edizione nel quale si ripercorrono le storie di gruppi leggendari della storia della musica internazionale.

Nel mese di Maggio due sono le date fissate per questi appuntamenti cine-musicali:

14 Maggio => Proiezione di “Pink Floyd Live at Pompei”livepompei
Trama: Film-concerto girato tra le rovine di Pompei che comprende i brani più famosi del celebre gruppo. Fatto per la televisione francese e belga, in assenza di pubblico, giocato su contrasti di luci, split-screen e sovrimpressioni, è una chicca per i fans più fedeli.
Il regista Adrian Maben gira un concerto a porte chiuse dei Pink Floyd all’interno della cornice di Pompei, inframmezzandolo con interviste ai membri del gruppo durante momenti di riposo negli studi di registrazione. L’esito complessivo dell’unione tra parte visiva e sonora risulta irresistibile: l’accurata ricerca stilistica delle immagini, unita alla naturale bellezza del sito scelto ed alle magiche melodie dei Pink Floyd trasporta, in un viaggio lungo ottantacinque minuti, dagli echi della distruzione vesuviana ai sussurri dei più lontani orizzonti cosmici.
livepompei2Si comincia con la prima parte di Echoes, ed è subito una totale immersione nell’atmosfera floydiana, poi si procede con Careful With That Axe Eugene, A Saucerful Of Secrets (in cui il mirabile connubio audiovisivo raggiunge forse la vetta più elevata di tutto il film), Us and Them (estratti dalla registrazione in studio), One Of These Days (con sapienti giochi registici sulla batteria, fatta graficamente più e più volte “a pezzi” ed ogni volta ricomposta, per seguire il tema del brano), Mademoiselle Nobs, Brain Damage (proposta nello stesso modo di Us And Them), Set the Controls for the Heart of the Sun e, per chiudere in bellezza, la seconda parte di Echoes, su cui scorrono i titoli di coda chiudendo un’esperienza imprescindibile per gli amanti dei quattro geni britannici che più di ogni altro gruppo sono stati capaci di rivoluzionare la storia della musica impostando uno stile inimitabile, ineguagliato e, probabilmente (perlomeno fino ad ora), ineguagliabile. Unica nota parzialmente negativa è la presenza nel finale di Echoes (nella versione più recente del film) delle ricostruzioni digitali di Pompei prima della devastazione, cariche, se vogliamo, dal punto di vista del significato, ma visivamente inadatte al contesto. Per il resto, peccato solo che duri così poco.

28 Maggio => Proiezione di “When the music’s over, a film about the Doors”strangewhen
Trama: Gli anni Sessanta cominciarono con i colpi di arma da fuoco che uccisero Kennedy e proseguirono con le esplosioni della Guerra in Vietnam e i sommovimenti delle rivoluzioni giovanili. In questo clima fervente di controcultura, si incontrano nell’estate del 1965 a Venice Beach, in California, due ex-compagni di corso della scuola di cinema di Los Angeles, il giovane tastierista Ray Manzarek e il ventiduenne aspirante poeta Jim Morrison. Ray resta talmente colpito da alcune liriche scritte da Jim, che, seppure il ragazzo sia completamente sprovvisto di una pratica musicale, decide di coinvolgerlo nel progetto di formazione di una nuova band assieme al batterista jazz John Desmore e al chitarrista esperto di flamenco Robby Krieger. I quattro si chiameranno The Doors, in omaggio a un verso di William Blake (“Se le porte della percezione venissero spalancate, ogni cosa apparirebbe all’uomo per come è: infinita”), e il timido poeta lisergico diverrà una delle più celebri e famigerate rock star della storia.
strangewhen2Pensare a Jim Morrison e alle sue canzoni evoca quasi sempre come prime suggestioni l’idea del fuoco, i paesaggi desertici e le forme e i movimenti flessuosi di una lucertola. Il giovane cantante-poeta maledetto vive di questi tre elementi nella coscienza collettiva, tanto che sia il biopic di Oliver Stone che questo documentario di Tom DiCillo iniziano con immagini che mostrano il deserto californiano e la sua fauna e che pongono enfasi su tutti i fiammiferi accesi e lentamente consumati. Anche il materiale narrativo e l’arco temporale coinvolto sono esattamente gli stessi per The Doors e per When You’re Strange: entrambi, più che sulla storia della band californiana che ha fuso il blues e il rock in suoni incendiari e psichedelici, si focalizzano sulla breve vita del cantante che ha riscritto ogni regola del divismo musicale, più di Elvis, più di John Lennon o di Mick Jagger. Ciò su cui invece i due lavori divergono, oltre alla generica differenza fra opera di finzione e ricostruzione documentaristica attraverso filmati d’archivio, è senza dubbio nel modo di leggere la figura tragica di Jim Morrison: un’icona del nichilismo e della volontà di potenza nietzschiana per Stone; un ragazzo romantico e scapigliato per DiCillo, che ha pagato il suo essere strano e straniero, continuamente in cerca di un’identità. Per veicolare quest’idea, il regista di Johnny Suede e Si gira a Manhattan pone in apertura una curiosa manipolazione fra filmati di repertorio, sovrapponendo le immagini di un film sperimentale girato e interpretato da Morrison stesso alla guida di una macchina con la notizia della sua morte diffusa via radio. L’effetto perturbante della sequenza contribuisce a dare un senso (se possibile) ancor più spettrale a quelle immagini, come se il fantasma di Jim Morrison vagasse per il deserto alla ricerca di una nuova identità dove aver perduto quella dell’infelice cantante di successo.strangewhen3
A parte questo filmato che guarda più da vicino l’espressione della personalità artistica del cantante formatosi alla UCLA, l’utilizzo degli altri filmati opera con un certo rigore documentario e accorda più importanza alla dimensione storico-sociale che circonda la parabola dell’aura maledetta di Morrison, attraverso la voce di un altro simbolo di una gioventù ribelle come Johnny Depp (il cantautore Morgan nella versione italiana). Il suo timbro profondo da pirata ex-amante di droghe e poeti maledetti tiene assieme glorie e fallimenti della band con quelli della cultura hippie, dai dischi di platino ai movimenti pacifisti, dagli arresti e dalle accuse di oscenità al massacro della setta di Charles Manson. Con quella tragedia si chiude il sogno delle droghe leggere e dell’amore libero, ma si avvia anche il tramonto di Morrison, il suo abbandono delle scene musicali e il ritiro poetico e spirituale a Parigi. Dove lo attende una morte (avvenuta a 27 anni, come vuole il tragico destino delle rock star più celebri come Jimi Hendrix, Janis Joplin e Brian Jones dei Rolling Stones), che lo avvicina tanto a una figura umana e meschina quanto a un mito misterioso e senza tempo.

L’appuntamento è per queste due giornate alle ore 21 presso il CIRCOLO Virtuoso Bukó…non mancate!