The Dark side of the October

The Dark side of the October
Ottobre, mese oscuro, inizio d’autunno dai colori più disparati. Mese di frutti, raccolte, vendemmie e ricci di castagne. Ottobre racconta cose che la Terra conosce da tempo e che ci vuol dire solo attraverso l’esplosione di Natura.
Ma Ottobre è anche mese del Capodanno Pagano, dei riti della terra, dell’oscuro e degli incubi, della magia e della paura.
Con “Dark side of October” al Circolo Virtuoso Bukó intendiamo mettere in risalto proprio questi ultimi elementi: incubi, paure, magia, oscuro e rosso sangue.

nightmare– Martedì 06 Ottobre 2015 => “Nightmare” (USA 1984), un film di Wes Craven. Con John Saxon, Nick Corri, Amanda Wyss, Johnny Depp, Robert Englund.
Trama: Una notte, una ragazza si sveglia terrorizzata dopo un incubo: ha sognato che un mostro dalla mano artigliata tentava di ucciderla. Anche la sua migliore amica ha fatto lo stesso sogno e l’incubo diventa presto realtà. Il primo film della nota serie horror che ha lanciato Wes Craven come piccolo maestro del genere. Freddy Krueger, il mostro dalla mano-artiglio, è da anni lo spauracchio preferito degli americani.

carrie– Martedì 13 Ottobre 2015 => “Carrie: lo sguardo di Satana” (USA 2013), un film di Kimberly Peirce. Con Chloe Moretz, Judy Greer, Portia Doubleday, Alex Russell, Gabriella Wilde.
Trama: a giovane Carrie, dominata da una madre bigotta e possessiva, è emarginata a scuola per la timidezza, la goffaggine e la scarsa consapevolezza, come emerge dalla sua disperazione nello scoprire nelle docce della scuola le prime mestruazioni senza sapere assolutamente di cosa si tratti, tra le risate di scherno delle sue compagne di classe. La comprensiva professoressa Desjardin cerca di prendersi cura di lei, ma la situazione non è facile. La mamma della ragazza, infatti, non deflette dalla sua impostazione rigidissima e Carrie, che vorrebbe solo essere una ragazza come le altre, è in costante conflitto con lei. Inoltre, la bulletta Chris Hargensen medita una memorabile vendetta per i guai disciplinari che involontariamente Carrie le ha procurato. Carrie, però, davvero non è una ragazza come le altre: i suoi poteri telecinetici la rendono unica.

carrie-lo-sguardo-di-satana-2013Carrie – Lo sguardo di Satana, il film che Brian De Palma ha tratto nel 1976 dal romanzo di Stephen King resta un paradigma difficile con cui confrontarsi. Ne sono già stati “stritolati” un tardivo seguito e un remake televisivo. Ritornarci sopra adesso richiedeva un approccio “nuovo”, non condizionato dall’appartenenza al genere. Questo forse spiega la scelta di una regista a digiuno di horror. Kimberly Peirce si era fatta notare con un film singolare e riuscito come Boys Don’t Cry, con cui Hilary Swank ha vinto il suo primo Oscar. Carrie è il suo primo horror, ma ha al centro una protagonista che si trova a disagio con la propria vita ed è vittima dei preconcetti e della cattiveria della gente, con più di qualche elemento in comune, quindi, con Boys Don’t Cry. La sua versione della vicenda di Carrie White non è radicalmente innovativa, ma funzionale allo scopo di proporla alle nuove generazioni: la regista si avvicina alla materia con rispetto cercando di far funzionare la storia per quello che vale, senza introdurre elementi originali sostanziali e concentrandosi sulla psicologia del personaggio principale.

Ciò che emerge ancora con forza è quindi la rappresentazione del disprezzo verso il diverso, aggiornata ai tempi dei social network e dei filmati con i telefonini. Il “messaggio” che deriva dal romanzo di King rimane sostanzialmente intatto, con il corollario della descrizione – di maniera, ma tuttora efficace – della durezza e della cattiveria caratteristiche del momento di passaggio adolescenziale e della vita in comune all’interno dell’istituzione scolastica, dove i più deboli corrono sempre il rischio di diventare vittime dei più forti. Il meccanismo narrativo kinghiano – trasposto efficacemente in immagini da Kimberly Peirce – mostra ancora la sua semplice perfezione nell’edificare il dramma e nel suscitare la partecipazione sino all’apoteosi finale in un tripudio di effetti speciali.

Chloë Grace Moretz è una delle attrici giovani più in voga del momento e si è fatta notare in film assai diversi tra loro come Diario di una schiappa e Hugo Cabret, ma non è nuova all’horror sin dai tempi del discreto Zombies – La vendetta degli innocenti e di una raffica di remake, da Amityville Horror a The Eye, derivazione americana dell’omonimo horror asiatico dei fratelli Pang, a Blood Story, versione hammeriana dello svedese Lasciami entrare. È brava, ma non è Sissy Spacek, che al ruolo di Carrie aveva saputo portare una complessità e profondità particolari. Inoltre, forse è troppo carina per essere davvero credibile come totale emarginata. Julianne Moore è più dimessa e realistica rispetto alla delirante Piper Laurie del film di De Palma, rendendo più persuasiva la critica contro l’oscurantismo che domina il suo personaggio, esemplificato sin dall’inizio nella feroce e azzeccata scena del parto casalingo.

rec– Martedì 20 Ottobre 2015 => “REC” (Spagna 2007), un film di Jaume Balagueró, Paco Plaza. Con Manuela Velasco, Ferrán Terraza, Jorge Yamam, Pablo Rosso, Carlos Lasarte.
Trama: Mentre voi dormite: questo il nome del programma televisivo condotto da Angela. Una notte nella vita di una caserma dei vigili del fuoco di Barcellona, seguita in diretta dalla ragazza e dal suo cameraman Pablo. E proprio la macchina da presa del ragazzo diventa l’occhio dei due registi del film, Jaume Balagueró e Paco Plaza, finendo così per far coincidere il girato di «Mentre voi dormite» con il film stesso.

Una trovata non troppo originale (vedi The Blair Witch Project!) ma che calza alla perfezione a un film angosciante e vouyeristico come Rec: l’uscita dalla caserma per rispondere a quella che sembrava una chiamata di routine si trasforma infatti per la troupe televisiva e per i pompieri in un vero inferno senza vie di fuga.

rec-1Un inferno che anche lo spettatore finisce per vivere sulla propria pelle, intrappolato nella palazzina insieme ai personaggi, sotto l’occhio perennemente vigile della macchina da presa di Pablo, che è poi l’occhio dell’autore – o meglio, degli autori. L’occhio cinematografico, così spietato e inopportuno di fronte alla tragedia umana, diventa così anche l’unico testimone del teatro degli orrori che mettono in atto i vari personaggi – tutti ben caratterizzati e non privi di una certa dose di ironia, dalla mamma isterica e apprensiva, all’immancabile (per il genere horror) bambina dolcemente terrificante, fino al cameraman Pablo, credibile anche se inquadrato solo dalle caviglie in giù!

Il giovane spagnolo Balagueró, affermatosi con Nameless ma poi soprattutto con Darkness, torna a girare un horror genuino, fresco e per fortuna tutto spagnolo (anche nel cast, dopo il pessimo esperimento americano di Fragile!), ai livelli dell’altrettanto personale progetto “minore” di Para entrar a vivir, presentato a Venezia 2006, che fa parte della serie Peliculas para non dormir.

Unendo le sue forze con il giovane connazionale Paco Plaza (Second Name) e giocando la carta della semplicità, è riuscito con successo in questo non facile esperimento di rinnovamento di un genere ormai inflazionato, creando un concentrato di terrore che non deluderà gli appassionati e farà saltare sulla sedia anche i più scettici.

ballata_odio_amore1– Martedì 27 Ottobre 2015 => “Ballata dell’Odio e dell’Amore” (Spagna Francia 2010), Un film di Álex De la Iglesia. Con Carlos Areces, Antonio de la Torre, Carolina Bang, Sancho Gracia, Juan Luis Galiardo.
Trama: Guerra civile spagnola. Durante uno spettacolo circense, i due pagliacci in scena vengono arruolati a combattere nell’esercito repubblicano. Uno di loro viene arrestato e costretto a lavorare per lo stato. Il giovane figlio Javier organizza un attentato per vendicarsi dei soprusi subiti ma, nello scoppio, muore anche il padre. Da grande, sotto la dittatura di Franco, viene assunto come Pagliaccio triste in un circo, dove incontra Sergio, il suo alter ego sorridente, con il quale dovrà dividere il palco e l’amore per l’acrobata Natalia.

I mostri politici della storia – raccolti nel quadro spaventoso dei titoli di testa – hanno una responsabilità precisa nei confronti di chi governano. Se il potere impera attraverso repressioni violente, il popolo subisce le conseguenze di quella prepotenza perchè diventa parte di essa, pur senza averne la colpa. Come un virus insidioso, il terrore della guerra civile spagnola mette radice in corpi indifesi come quello del piccolo Javier. Il padre, pagliaccio per mestiere e tradizione, lo invita ad assaporare il fascino della vendetta, investendolo di una missione distruttiva che si alimenterà inesorabilmente, malgrado le occasioni di rinsavimento poste dal destino.

ballata_odio_amoreDe la Iglesia recupera, dopo la più rarefatta narrazione di Oxford Murders, l’uso dotto del grottesco de La Comunidad.

Potrebbe sembrare azzardato e inopportuno tramandare la Storia ai posteri attraverso lo sguardo di un pagliaccio impazzito, prima schiavo della sua bontà, poi vittima di un’inarrestabile rincorsa alla ritorsione. Il regista, invece, riesce a coniugare la maschera del clown triste e il corredo di suggestioni che il personaggio porta con sè, con il dramma di un paese smunto di umanità, felice solo nei telegiornali di propaganda franchista.

Ballata-dellodio-e-dellamoreIl solitario Javier morde se stesso e gli altri, deturpa il viso del suo nemico Sergio e uccide tutti quelli che impediscono la rivincita sui potenti. L’oggetto del desiderio Natalia scappa ma è, allo stesso tempo, attratta dal male. Tutti i personaggi aderiscono ad un’idea di vita fondata sul masochismo, come a dire che in quel particolare atteggiamento, si nasconda l’unico modo per resistere al dolore provocato dagli altri. L’estremizzazione dei caratteri si accorda con la costruzione di scene di esagerata violenza, dove solitudine e tristezza si incontrano e danzano insieme sulle note malinconiche di una ballata ipnotica e seducente.

Le proiezioni hanno inizio puntualissime alle ore 21:30!
Siate puntuali…noi lo saremo nell’accogliervi nei nostri meandri dalle 20:00 in poi!

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